Medico responsabile: Dott.ssa Eva Sconamiglio

La chirurgia maxillo-facciale è una disciplina medico-chirurgica specializzata nella diagnosi e nella cura delle malattie che colpiscono la bocca, mascella, mandibola, viso e collo.

Rialzo Grande Seno Mascellare

Il rialzo di seno mascellare è una tecnica impiegata nella mascella superiore per ricreare lo spessore osseo perduto al fine di posizionare un impianto dentale ove in caso contrario, senza questa tecnica, non sarebbe possibile. Il seno mascellare è uno dei quattro dei seni paranasali, questi ultimi sono rivestiti da una mucosa e comunicano tramite orifizi con le altre cavità nasali.

Attraverso questi orifizi, avviene il passaggio verso l'esterno del muco prodotto al loro interno. I seni paranasali, assieme alle altre strutture delle vie aeree superiori, intervengono nei processi di umidificazione e riscaldamento dell'aria inalata durante l'inspirazione.

La atrofia ossea, ovvero la mancanza di un spessore osseo adeguato, si ha in conseguenza alla perdita di un dente e l'osso che una volta lo teneva si atrofizza e perde di volume. Per recuperare tale situazione si applica questa tecnica che permette di aggiungere la quantità di osso nel seno mascellare necessaria al fine dell'inserimento dell'impianto dentale. La procedura di rialzo di seno mascellare si esegue in anestesia locale, così che il trattamento sia del tutto indolore.

Il procedimento ha inizio con l’apertura delle gengive al confine con la cavità nasale. La cavità poi si apre. Si alza la membrana del seno mascellare per far posto al granulato di osso sintetico biocompatibile. Dopo aver inserito il granulato la fessura viene ricucita. L’intervento di rialzo del seno mascellare è un’operazione indolore di routine dopo la quale si può avere come reazione un po’ di gonfiore che passa già dopo un giorno o due.

Tale procedura può essere eseguita contestualmente all'inserimento dell'impianto qualora l'aumento del volume osseo non è eccessivo e qualora la quantità di osso che il paziente presenta ha un valore minimo di 5 mm. In tal caso l'attesa per l'attecchimento del biomateriale (osso) innestato e della vite nell'osso è di 6 mesi circa.

Se invece non vi sono le condizioni sopra menzionate, l'inserimento dell'impianto e dell'osso devono essere eseguite separatamente, attendendo rispettivamente i tempi di attecchimento, prima dell'osso, di almeno 6 mesi e poi dell'impianto, di almeno altri 4 mesi.

Il rialzo di seno mascellare può essere eseguito tramite attenta valutazione radiologica Tac Cone Beam (eseguibile presso la Struttura a costi pari al ticket sanitario) per valutare i tempi del piano di trattamento sopra descritti ma soprattutto per determinarne la fattibilità, in quanto questa procedura può essere eseguita solo in caso il cui il seno si presenta sano, senza cisti, sinusiti, polipi o altri traumi od infezioni che possono inficiare il trattamento.

Innesto Osseo Dentale

Questa tecnica implantologica si rende obbligatoria per quei pazienti che hanno poco osso su cui ancorare l'impianto. L'innesto osseo puó essere di due tipi:

  • Innesto osseo autologo. L'innesto osseo autologo consiste nel prelevare osso da siti donatori del paziente stesso che viene in seguito innestato nella zona ossea carente, ovvero dove esiste il deficit osseo che impedisce l'installazione dell'impianto. I prelievi di osso autologo avvengono da zone intra-orali ( mento, branca montante della mandibola) oppure da zone extra-orali (anca, teca cranica).
  • Innesto osseo eterologo. L'innesto osseo eterologo consiste nel prelevare osso non del paziente. L'osso più comune utilizzato é quello del bovino deproteinizzato.

Innesto di membrana

Talvolta per proteggere l’innesto osseo si usano delle membrane che poi coperte dalla gengiva, andando incontro a progressivo riassorbimento, servono a non mettere l’innesto osseo a diretto contatto con la gengiva e a favorire una migliore integrazione del materiale innestato.
Nel giro di 6-8 mesi l’osso innestato viene poi completamente rimpiazzato e sostituito dall’osso proprio del Paziente.

GBR - Rigenerazione Ossea Guidata

La rigenerazione ossea guidata è una tecnica chirurgica maxillo facciale (correlata all'implantologia dentale) che rende possibile la riparazione di difetti ossei del paziente laddove siano necessari incrementi ossei. I casi clinici in cui si utilizza questa soluzione sono i casi sia di insufficienza della cresta ossea sia in associazione ad impianti immediati post-estrattivi.

 

Questa tecnica prevede l'utilizzo di membrane che una volta innestate, al di sotto dello spazio formatosi, permetteranno la formazione di osso maturo in 6-9 mesi.

Tipologia di membrane

Le membrane che vengono utilizzate per agevolare la crescita dell'osso si dividono in due categorie:

  • membrane riassorbili
  • membrane non riassorbili

Le membrane non riassorbibili sono sono composte da politetrafluoroetilene espanso (e-PTFE) con o senza trama in titanio che serve ad ottenere un rinforzo strutturale e mantenere la stabilità del difetto. Esse vengono impiegate in particolare nei difetti ossei verticali o orizzontali di creste o in quei casi in cui l’anatomia del difetto determinerebbe il collasso di un materiale non rinforzato all’interno del difetto osseo.

Tali membrane devono essere opportunamente fissate con mini viti da osteosintesi o con chiodini in titanio per evitare che il movimento possa far penetrare cellule dei tessuti molli o non favorire la formazione di nuovi vasi capillari.

Invece, per evitare un'ulteriore processo chirurgico per la rimozione della membrana, si adotta quella riassorbibile che si degrada con tempistiche dai 2 ai 6 mesi.
Queste membrane riassorbibili vengono utilizzate per trattare difetti ossei minori quali deiscenze e fenestrazioni. I materiali con cui sono realizzate queste membrane sono collagenecopolimeri dell’acido polilattico e poliglicolico, pericardio, non sono rinforzate in titanio e necessitano di un supporto di sostituto osseo come mantenitore di spazio.

La membrana riassorbibile la più utilizzata nella gestione clinica della rigenerazione ossea in quanto non necessita la rimozione ed è la meno invasiva sul paziente.

Quando preferire la GBR?

La GBR è un'ottima soluzione come presidio, in particolare per gli interventi di carattere ambulatoriale, e quando non sono richieste massicce ricostruzioni ossee. Sono state sviluppate diverse tecniche per la ricostruzione dei tessuti alveolari atrofici con lo scopo di posizionare impianti dentali immediati o in un secondo momento chirurgico dopo un periodo di guarigione.

La tecnica Gbr ha raggiunto oggi un grado di conoscenza e documentazione unica tra i trattamenti rigenerativi e ricostruttivi tali per cui è ormai un trattamento ampiamente conosciuto e studiato.